Artincittà a Cecina
pubblicata venerdì 24 maggio 2013
Automatica Srl (concessionaria Chevrolet) Via Aurelia Sud - Cecina Presenta "Artincitta’". Sabato 25 maggio 2013 - orario 19-21
“DiAne – Scatti proibiti”
Gli scatti proibiti il viaggio esistenziale fra i soggetti “non usuali” di Diane Arbus divengono teatro. Gli scatti epocali di Diane Nemerov Arbus, la grande fotografa della ribellione etica per Pino Bertelli, ispirano una performance teatrale, che si apre sabato 25 maggio 2013, dalle ore 19 alle 21, presso Automatica srl, in via Aurelia Sud – Cecina (LI), per un nuovo evento di “Artincitta’”, introdotto da un buffet vegetariano accompagnato dai vini di "Villa Caprareccia”.
Di scena “DiAne – Scatti proibiti”, con la regia e drammaturgia di Chiara Migliorini (assistente alla regia Fernando Giobbi, assistente di scena Francesca Tozzi), una produzione del centro culturale & artistico Lotus, è liberamente ispirato alle opere dell’artista dai “soggetti non tradizionali”.
Interpreti: Gloria Bartolini, Alberto Benedetti Mirella Cialfi, Francesco Del Cherico, Cristina Esposito, Irene Lippi, Giusy Mazza, Valeria Melandri, Michela Moretti, Alessandro Pachi, Parissa Palizban, Barbara Palombo, Laura Passarella, Cristina Quochi, Sandra Riccucci, Cecilia Venturelli, Soufian Younssi, Nicoletta Zambella.
E la morale anni ‘50-‘60 vacillava vertiginosamente con i "freak", i “non usuali”, per percorsi esistenziali o caratteri fisici, che entravano in una “normalità altra”, in positure classiche, in un realismo-naturalismo che creava però, a partire dal soggetto stesso ‘proibito’, ambienti metafisico-surreali, che rompevano i tabù e i confini categorici del pensiero. I proibiti che guidavano essi stessi la fotografa, a scoprire la loro usuale-inusuale, terribile e normale, realtà ontologica.
“Della fotografia trasgressiva. Dall'estetica dei «freaks» all'etica della ribellione. Saggio su Diane Arbus”, è il libro di Pino Bertelli, fotografo conoscitore ed estimatore dell’opera della Arbus, la cui arte diviene ricerca e reale cambiamento sociale, un’apparente “orrorifica” attrazione che rivela in realtà un profondo umanesimo, fra coraggio rivoluzionario e auto-distruzione.
Diane Nemerov nasce il 14 marzo 1923 da una ricca famiglia ebraica di New York, proprietaria della grande catena di magazzini Russek's. A 18 anni sposa Allan Arbus, commesso della Russek's, contro il parere della famiglia, con cui lavorerà nella fotografia di moda, acquisendo rigide competenze tecniche, che però abbandonerà dopo gli insegnamenti di Lisette Model, che la esorta a ricercare e fotografare ciò che andava oltre le tranquillizzanti ipocrisie borghesi (era anche l’epoca della beat generation e della Factory di Andy Wahrol). Fondamentale sarà poi l’amicizia con Richard Avedon e quella con Stanley Kubrick, che in “Shining” citerà, rendendole omaggio, le gemelline minacciose di Diane, quella Diane che morirà suicida il 26 luglio del 1971, ingerendo barbiturici e tagliandosi i polsi, in una vasca da bagno a New York, travolta dall’unico “sconosciuto” che non divenne suo amico: una profonda e latente depressione.
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