Lutto nel mondo dell’arte , scompare Micha Van Hoecke
pubblicata domenica 8 agosto 2021
Punto di riferimento della Danza e della coreografia del settore , era nato da padre belga e madre russa, studia con Olga Preobrajenskaya a Parigi, dove recita come attore in alcuni film (Les loup dans la bergerie, Samdi soir, Le petit garcon de l'ascenseur). Nel 1960 fa parte della Compagnia di Roland Petit e successivamente entra nel Ballet du XXe siècle di Maurice Béjart.
Nel 1979 viene nominato direttore artistico della Scuola Mudra, centro di formazione per artisti a Bruxelles. Nel 1981 cura le coreografie del film Bolero di Claude Lelouch e nello stesso anno fonda il suo ensemble di danza contemporanea, con alcuni ballerini della scuola Mudra, collaborando con ballerini come Carla Fracci, Ute Lemper, Luciana Savignano, e con registi come Luca Ronconi, Liliana Cavani, Roberto De Simone.
Un particolare sodalizio lo ha legato a Riccardo Muti, creando coreografie per sue produzioni al Teatro dell'Opera di Roma, alla Scala di Milano, al San Carlo di Napoli e al Festival d'Avignone.
Dagli anni 90 è particolarmente intesa la collaborazione con il Ravenna Festival, dove debutta come regista d'opera con La Muette de Portici di Daniel Auber nel 1991. Per la produzione a Ravenna di Adieu à l'Italie nel 1992 ha ricevuto il premio della critica italiana per la migliore coreografia moderna. Nel 2016 riceve un premio speciale del Ravenna Festival per celebrare i 27 anni di collaborazione.
Nel 1997 viene nominato coordinatore per il ballo del Teatro Massimo di Palermo, ottenendo nel 1999 l'incarico di direttore del ballo e coreografo principale nello stesso teatro .
Nel 2002, per I sette peccati capitali di Bertolt Brecht su musiche di Kurt Weill, riceve il Premio Danza & Danza 2002 per la migliore coreografia.
Crea le coreografie, eseguite dal suo ensemble, per il Concerto di Capodanno di Venezia del 2005 al Teatro La Fenice.
Dal 2010 al 2014 è stato direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Ci lascia all’età’ di 77 , dopo avere vissuto nella provincia di Livorno (Rosignano Solvay .
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